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Serie A, l’annuncio più atteso dopo le polemiche: cambia il protocollo Var

L’ennesima decisione arbitrale discutibile potrebbe spingere a modificare il protocollo Var attualmente attivo in Serie A, servirà davvero a porre fine alle polemiche?

Il calcio è certamente lo sport più amato in Italia, che può generare addirittura una dipendenza in molti appassionati, al punto tale che molti tifosi non si limitano a seguire le partite della propria squadra del cuore, ma anche quelle delle avversarie più importanti e non solo. Lo “spezzatino” con cui vengono organizzate le partite di Serie A permette di seguirle quasi tutte e di avere la possibilità di commentare quello che accade in campo con maggiore cognizione di causa, anche se spesso non ci si concentra solo su giocate e gol più spettacolari, ma anche su eventuali decisioni arbitrali che possono essere ritenute dubbie.

Le proteste per le decisioni degli arbitri in Serie A sono ancora tante – ANSA – Radioalt.it

In un primo momento si pensava che l’introduzione del Var potesse servire a mettere da parte una volta per tutte le polemiche, ma alla prova dei fatti questo è avvenuto solo in parte. Sono diverse infatti le partite che portano con sé uno strascico di discussioni difficile da sedare anche a distanza di tempo, soprattutto perchè il protocollo appare lacunoso e non consente di intervenire come e quando si vorrebbe. Sarà davvero venuto il momento di cambiarlo?

Il Protocollo Var in Serie A sta per cambiare?

In Italia troppo spesso si arrivano a modificare una serie di regole solo dopo che si è verificato qualcosa che si ritiene negativo, raramente si agisce in ottica preventiva, nonostante questo potrebbe permettere di evitare danni e problemi anche gravi. Il mondo del calcio non sembra fare eccezione, per questo ora si sta iniziando a parlare di un cambiamento del protocollo Var in Serie A in seguito a un episodio che ha scontentato una formazione in particolare, ma che ha inevitabilmente avuto ripercussioni sulla classifica anche per le avversarie dirette.

Il riferimento è a quanto accaduto in Inter-Fiorentina, gara in cui a passare in vantaggio sono stati i nerazzurri, grazie a un calcio d’angolo che non avrebbe però dovuto essere concesso. Il corner, infatti, è previsto dopo una deviazione fuori su un cross di Bastoni che però non era riuscito ad evitare che la palla uscisse. Il replay pochi minuti dopo ha reso evidente la svita di arbitro e guardialinee, ma nessuno è intervenuto per evitare la convalida del gol.

Il protocollo VAR appare ancora lacunoso – ANSA – Radioalt.it

Tanti si sono chiesti perché il VAR non si sia mosso poco dopo, in realtà sono le morme in vigore a impedirlo. Questo si verifica per un motivo ben preciso: la rete è scaturita da un’azione che parte ufficialmente da un angolo, mentre è possibile sfruttare la tecnologia dal momento del tiro dalla bandierina in poi. E la giocata del difensore fa quindi parte dell’azione precedente.

I viola non hanno nascosto il loro disappunto a fine match sentendosi notevolmente penalizzati, come aveva fatto anche il Milan solo pochi giorni prima (era lo stesso turno di campionato), pur essendo riuscito comunque a vincere. In questo caso le polemiche sono sorte a causa dell’espulsione di Tomori, che ha ottenuto il secondo giallo dopo un fallo di Colombo, che era però in fuorigioco, quindi in un’azione che avrebbe dovuto essere fermata dall’assistente. E anche in questo caso torna a emergere quanto il VAR sia lacunoso, visto che consente di eliminare un eventuale rosso diretto, ma non un cartellino giallo, anche se questo poi porta a un’espulsione.

Al momento il VAR ha la possibilità di agire quando si notano due principi, ovvero “chiaro ed evidente errore” e “grave ed evidente episodio non visto”. Questo può avvenire solo in quattro casi specifici: espulsione diretta (non seconda ammonizione). gol-non gol, calcio di rigore-non calcio di rigore e scambio di identità (viene ammonito o espulso il giocatore sbagliato).

Il VAR non può intervenire per espulsione con doppio giallo – ANSA – Radioalt.it

A questo punto appare evidente come sia importante non lasciare tutto così com’è se si vuole davvero che la nostra Serie A sia scevra da proteste eccessive come queste. Il Presidente dell’Aia Antonio Zappi non ha escluso che questo possa avvenire a breve, magari anche con l’introduzione del Var a chiamata dalle panchine di cui si parla da tempo. Non resta quindi che attendere e vedere cosa accadrà.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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