Teramo ha fatto da sfondo ad una vicenda di violenza perpetuata ai danni di tre bambini. Il più grande ha chiamato il 112 ponendo fine all’incubo.
Storie di violenza di cui non si vorrebbe mai sentire parlare ma che continuano ad accadere anche nel 2025. Bambini che hanno veramente i mostri in casa e nessun amore dalle persone che dovrebbero prendersi cura di loro.
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Il mostro sotto il letto dovrebbe essere e rimanere un personaggio immaginario frutto della fantasia dei bambini. Non dovrebbe diventare realtà e irrompere violentemente nella vita di anime innocenti. Invece è ciò che è accaduto a Teramo, città che ha fatto da sfondo ad un racconto di infanzia negata e di traumi che resteranno per sempre.
La violenza continua ad essere protagonista della nostra società e si manifesta in vari modi. L’uomo nero si può incontrare in strada inaspettatamente oppure si può trovare in casa, che dorme accanto nel proprio letto o nella donna che ti ha messo al mondo. “Correte, la mamma e i nonni ci picchiano”, questo il grido di aiuto di un bambino di 12 anni all’operatore del 112. Il piccolo eroe con una telefonata ha tolto sé stesso e i suoi fratelli da un incubo cogliendo il momento giusto per avvertire le Forze dell’Ordine del pericolo.
La testimonianza dei bambini ha aperto le indagini
Tre fratelli picchiati da mamma e nonni. Il più grande ha telefonato al 112 mentre i genitori si trovavano in ospedale con un altro figlio per un colpo alla testa. Un atto di grande coraggio che è servito per allertare le Forze dell’Ordine che subito sono accorse per indagare sulla vicenda. Hanno trovato i due fratelli di 12 e 9 anni a casa dei nonni che abitano in un appartamento vicino a quello in cui vivono i bambini con i genitori.
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Il racconto del bambino è una denuncia ai comportamenti della mamma e dei nonni. “Ci maltrattano spesso usando un manico di scopa per colpirci” ha riferito alle Forze dell’Ordine. Anche il fratellino di nove anni ha testimoniato raccontando di essere stato colpito dalla mamma il giorno prima. La donna non ha negato l’accaduto. Ha detto che l’intento era colpire il figlio più grande ma questo si è spostato e, quindi, alla fine il bastone ha colpito l’altro figlio.
Il padre in tutto questo si è dichiarato parte offesa dicendo di aver avuto sentore che la compagna usasse violenza contro i bambini ma ha aggiunto di non aver informato le Autorità perché in sua presenza non è mai accaduto nulla. Le indagini sono partite, la mamma e i nonni materni sono indagati per maltrattamenti e lesioni mentre i minorenni sono stati temporaneamente affidati ad altri parenti. I servizi sociali monitoreranno la situazione in attesa dell’incidente probatorio – audizione protetta in presenza di psicologi – al fine di cristallizzare la testimonianza dei fratellini di 12 e 9 anni. Il più piccolo ha solo cinque anni e, per il momento, gli inquirenti eviteranno di interrogarlo.