L’eruzione dell’Etna, iniziata il 10 febbraio 2025, sta causando notevoli disagi in tutta la Sicilia, in particolare nel settore dei trasporti aerei. Andiamo a vedere com’è la situazione.
È ormai da diversi giorni che si è intensificata l’attività eruttiva dell’Etna e le ceneri del vulcano stanno creando non pochi problemi, soprattutto al traffico aereo. L’Etna, che si trova a pochi chilometri da Catania, ha intensificato la sua attività con l’espulsione di cenere e gas. Questo sta solo creando una situazione di emergenza, che ha influito su migliaia di passeggeri in partenza e in arrivo all’aeroporto di Catania.
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La potenza del vulcano sta avendo molte ripercussioni, soprattutto sul piano della mobilità e sulla vita quotidiana di residenti e turisti. Chi è stato colpito dalle eruzioni è senza dubbio l’Aeroporto di Catania Fontanarossa.
L’Etna è il vulcano più attivo d’Europa ed è monitorato ogni giorno con strumenti hi-tech sofisticati e all’avanguardia dall’Ingv-Osservatorio etneo. Ed è stato emanato il livello massimo di allerta Vona: ovvero Red. Andiamo a vedere quindi cosa sta succedendo a Catania.
L’eruzione dell’Etna: disagi in tutta la Sicilia
L’eruzione dell’Etna sta creando moltissimi disagi in tutta quanta la Sicilia e come abbiamo già detto soprattutto per quanto riguarda i voli. Per cercare di contenere i disagi è stato necessario il potenziamento del numero dei mezzi, per il trasferimento di molti passeggeri dall’aeroporto di Palermo al capoluogo etneo.
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Dalla Regione, fanno sapere che potrebbero verificarsi molti disagi al normale servizio di trasporto pubblico nella provincia di Palermo. E nella mattinata di lunedì 17 febbraio, la Sac, ovvero la società di gestione dell’aeroporto di Catania, ha comunicato che “a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura degli spazi corrispondenti alla nuvola aerea a Sud-est del vulcano (settore B1) fino alle ore 15 ora locale, con contestuale riapertura degli spazi aerei precedentemente chiusi”.
Inoltre, hanno aggiunto che “è previsto il parziale ripristino delle attività ordinarie di volo in arrivo all’aeroporto di Catania, che permane fino alle ore 15 ora locale”. Per quanto riguarda le attività di volo in partenza non si prevedono restrizioni. Ma è importante che i passeggeri verifichino con la loro compagnia aerea lo stato del proprio volo prima di recarsi presso lo scalo.
Anche il turismo, una delle principali risorse economiche della zona, ha subito un grande impatto. Infatti, i turisti che volevano visitare l’Etna o altre località della Sicilia sono stati costretti ad annullare o modificare i loro itinerari. Il vulcano, simbolo della bellezza naturale dell’isola, si è trasformato per qualche giorno in un ostacolo da superare per chi voleva godersi la vacanza.
Infatti, la pioggia di cenere ha invaso le strade e i tetti di Catania e dei comuni circostanti. Le autorità locali hanno dovuto fare fronte alla pulizia delle strade, mentre i residenti si sono trovati a dover proteggere le proprie abitazioni da un’ulteriore caduta di materiale vulcanico.
In alcune zone, la cenere ha danneggiato le coltivazioni, mettendo in difficoltà gli agricoltori locali. Bisogna avere ancora un po’ di pazienza per un ritorno alla normalità.